La particolarità di questo gioiello è la struttura: è il primo copricapo reale britannico a essere stato fabbricato in platino. Come da tradizione, è stato forgiato dal gioielliere di corte di Londra, nel 1838 per la Regina Vittoria: nel dettaglio è composta da 2.868 diamanti, 273 perle, 17 zaffiri, 11 smeraldi e 5 rubini, ma i due preziosi più imponenti sono il rubino del Principe Nero e il diamante Koh-i-Noor (circa 105 carati).
Il design è del tutto moderno perché al posto dei classici 8 archetti, Garrard & Co ha snellito il più prezioso dei gioielli reali con una struttura a soli 4. Da due archetti pendono perle, riciclati da un paio di orecchini della Regina Elisabetta: essendo appese da anni hanno perso la loro naturale lucentezza. La stessa Regina Elisabetta II le considera un po’ tristi per via del loro aspetto opaco. La corona è stata progettata per essere smontata e sfoggiata come sola tiara circolare: un monile più leggero rispetto a quella di Sant’Edoardo del 1661, dopo che l’originale era andata perduta con la guerra civile inglese su ordine di Cromwell.